La 70ª Sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato oggi una risoluzione per il rispetto della Tregua Olimpica in occasione dei XXXI Giochi Olimpici di Rio 2016 della prossima estate. La risoluzione è stata sostenuta da 180 dei 193 Stati membri dell’ONU.
Parlando oggi alle Nazioni Unite il Presidente del CIO, Thomas Bach (nella foto Ian Jones-CIO), ha riaffermato il ruolo importante che lo sport e l’ideale olimpico può giocare al servizio della società assicurando la promozione della pace del fair-play, della tolleranza e della reciproca comprensione.
"I Giochi Olimpici rappresentano quel momento in cui i valori della tolleranza e della solidarietà e della pace prendono vita. Rappren Essi rappresentano quel momento in cui la comunità internazionale si riunisce per una competizione pacifica" - ha dichiaro il Presidente del CIO che ha poi aggiunto - "Nel villaggio olimpico la tolleranza e la solidarietà si esprimono sotto le loro forme più pure. Gli atleti dei 206 Comitati Olimpici Nazionali ci vivono insieme in armonia, lontani da qualsiasi discriminazione. Questo è il vero spirito olimpico nella diversità - gli atleti di tutto il mondo uniti sotto un unico tetto."
La risoluzione chiama al rispetto della Tregua Olimpica per un period che va dal settimo giorno prima dell’Apertura dei Giochi Olimpici al settimo giorno successive alla chiusura dei Giochi Paralimpici.
Nel suo discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Presidente del CIO ha anche chiesto assistenza agli Stati membri per individuare i migliori atleti che si trovano attualmente nella condizione di rifugiati.
“Allo stato attuale, nessuno di questi atleti, anche se si qualificano nello sport, potrebbe partecipare alle Olimpiadi, perché, dato il loro status di rifugiato, questi atleti non rappresentano nessun Paese o Comitato Nazionale Olimpico", - ha detto il Presidente Bach il quale ha poi annunciato che il Comitato Olimpico Internazionale inviterà i migliori atleti rifugiati a partecipare ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro nel 2016.
“Anche senza delegazione nazionale, senza bandiera con cui sfilare, senza inno nazionale, questi atleti rifugiati saranno i benvenuti ai Giochi perché sarà la bandiera olimpica e l’inno olimpico che li accompagneranno – ha detto il Presidente Bach – “Il Villaggio Olimpico, che ospiterà 11.000 atleti provenienti da 206 Comitati Olimpici Nazionali, sarà la loro casa. Questo sarà un simbolo di speranza per tutti i rifugiati del mondo, una gesto che permetterà di sensibilizzare ulteriormente il pianeta della ortata di questa crisi. "
La risoluzione intitolata “Edificazione di un mondo pacifico e migliore grazie allo sport e all’ideale olimpico” è stata dunque ufficialmente presentata all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a nome della Movimento Olimpico e del Brasile dal Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016 guidato dal suo Presidente Carlos Arthur Nuzman.
I Giochi Olimpici di Rio de Janeiro si terranno dal 5 al 21 agosto 216 e saranno seguiti dai Giochi Paralimpici dal 7 al 18 settembre.