Dopo l’incetta di trofei del biennio 2011-2012 si era preso un periodo di pausa dalla nazionale, salvo rientrare dopo il mondiale 2015 per trascinare nuovamente il Settebello verso Rio. Trovandovi il cognato Niccolò Gitto e il fratello Nicholas, inoltre, l’ambiente azzurro è diventato una vera e propria seconda famiglia per lui. Dal punto di vista umano, il capitano dell’AN Brescia si è messo a disposizione dell’associazione “Tribù nel mondo”, diventando testimonial e coinvolgendo il proprio club e i propri compagni in varie iniziative. Ai mondiali di Shangai era solito esultare col gesto del “ciuccio” come il suo idolo Totti e ha ammesso che nell’anno dello scudetto giallorosso del 2001 aveva il posto assicurato in curva.