Una carriera che poteva interrompersi prima ancora di cominciare, a seguito della rottura del crociato quando aveva solo 16 anni, è invece sbocciata e la proietta ai suoi primi Giochi Olimpici. In 24 anni le difficoltà non si sono fatte mancare (trombosi a un braccio nel 2014 e operazione al menisco lo scorso anno), ma una tenacia superiore alla norma le ha permesso di superare ogni avversità e saper cogliere gli aspetti positivi anche durante gli stop forzati. Ferma ai box ha capito definitivamente quanto effettivamente le piaccia giocare a pallavolo e quanto le mancasse il campo. Il tempo che sottrae alla carriera sportiva lo dedica agli studi universitari in Beni Culturali o alla lettura di un buon libro, perché comunque, per sua stessa ammissione, “è importante avere altri interessi”.